Lastre per flessografia: caricamento automatico grazie alla nuova Quicker AF18

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Tra le tecniche più utilizzate oggi nella stampa su larga scala, dobbiamo senza alcun dubbio ricordare la stampa flessografica. Si tratta di una stampa rotativa diretta. L’inchiostro viene infatti trasferito dalle lastre per flessografia al supporto. Questa tecnica comporta molti vantaggi. I progetti di stampa possono subire modifiche infatti in modo semplice e veloce. Il processo di stampa è rapido, così da ottenere una produttività maggiore. È rapido anche perché automatizzato. Anche gestire le stampe è semplice ed è praticamente impossibile incorrere in errori. Il bello poi è che è possibile scegliere ogni genere di inchiostro per le lastre per flessografia. Persino gli inchiostri ad acqua ecosostenibili possono essere utilizzati. 

 

Ovviamente per poter ottenere risultati eccelsi è necessario scegliere lastre per flessografia di altissimo livello, come le lastre Fujifilm. Queste lastre garantiscono una risoluzione eccellente e una stabilità di alto livello. Inoltre possono essere utilizzate anche per la stampa UV. Si tratta di un tipo di stampa innovativo ad alte perfomance. I raggi UV infatti fissano immediatamente l’inchiostro, senza che possano venirsi a creare sbavature. È quindi possibile lavorare più in fretta e in modo più performante. 

Lastre per flessografia: l’unico svantaggio è la necessità di pulirle adeguatamente 

I vantaggi sono indubbi, ma c’è un qualche tipo di svantaggio che deve essere portato alla luce? L’unico reale svantaggio delle lastre per flessografia riguarda la pulizia. Dopo l’utilizzo, le lastre devono essere sottoposte ad accurato lavaggio, per eliminare ogni traccia di inchiostro. Se l’inchiostro dovesse restare sulla lastra e seccarsi, la lastra potrebbe danneggiarsi. I danni potrebbero essere irrimediabili. La lastra quindi dovrebbe essere gettata vita. 

Macchine per la pulizia delle lastre per flessografia

È vero, esistono in commercio delle apposite macchina che permettono una corretta pulizia delle lastre-flessografiche. Sono macchine che ogni tipografia che adotti la stampa flexo dovrebbe prendere in considerazione. Permettono infatti di automatizzare il processo di pulizia. È sufficiente inserire le lastre nella macchina e attendere qualche minuti. La macchina pulisce le lastre eliminando ogni residuo di inchiostro. Non solo, le asciuga anche alla perfezione. Le lastre quindi escono dalla macchina pronte per essere nuovamente utilizzate. Anche se è vero che esistono macchinari di questa tipologia, è bene ricordare che necessitano di un bel po’ di lavoro manuale. È infatti necessario inserire le lastre una ad una all’interno della macchina

Inserire le lastre in modo manuale, una perdita di tempo!

Questo dettaglio può sembrare di poco conto per le realtà di più piccole dimensioni. È invece rilevante per le realtà più grandi che hanno ogni giorno a che fare con una mole di lavoro particolarmente intensa. In questo caso infatti inserire manualmente le lastre nella macchina per la pulizia comporta un importante dispendio di tempo. Considerando che oggi il tempo è denaro per tutti, sarebbe meglio optare per una soluzione che automatizzi il processo. Sarebbe quindi meglio optare per un carica lastre automatico

Quicker AF18, l’unico carica lastre automatico brevettato

Esiste un unico carica lastre automatico brevettato sul mercato, il Quicker AF18. È comparabile con tutte le macchine per la pulizia delle lastre per flessografia della serie Quicker C. Si tratta di un dispositivo che permette alle tipografie di automatizzare il processo, così da lavorare senza alcuna perdita di tempo. 

 

Ma come funziona? Questo carica lastre deve essere collegato, tramite apposito connettore, alla macchina per la pulizia delle lastre. È possibile caricare fino a 18 lastre contemporaneamente. I formati di lastre che possono essere inseriti sono 660×600 mm, 960×600 mm 1400×800 mm, a seconda della macchina per la pulizia di riferimento. Dopo aver adeguato la velocità di lavaggio tramite un potenziometro, ecco che il sistema funziona in modo del tutto automatico. L’operatore quindi può dedicarsi ad altro mentre le lastre sono al lavaggio. Stando a quanto affermato dal produttore stesso, sembra sia possibile ottimizzare il tempo fino al 90%. 

Quicker AF18, un investimento che vale la pena considerare

È ovvio, un macchinario di questa tipologia ha sicuramente un costo importante. Si tratta però di una spesa che deve essere vista come un vero e proprio investimento per il futuro. A quanto pare infatti i soldi spesi rientrano nel giro di pochi mesi appena grazie all’ottimizzazione del tempo che è possibile ottenere. Una volta che l’investimento è rientrato, ecco che i guadagni iniziano a farsi sentire. Lavorare in modo veloce ed efficiente è l’unico modo per guadagnare di più e per mettersi sulla strada del successo. È l’unico modo per riuscire a sbaragliare la concorrenza crescente in ogni settore lavorativo. 

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